Restaurare mobili in legno non è solo una semplice operazione di artigianato: è passioneprofessionalità e pazienza.

Seguiamo attentamente ogni fase del restauro, dalla progettazione alle realizzazione, eseguendo interventi ad hoc a seconda delle caratteristiche di ogni singolo manufatto.

Affidare il restauro di un mobile antico a d.a.r.t. Italia significa scegliere uno staff di esperti, in grado di utilizzare le più moderne tecnologie d’intervento senza dimenticarsi della “storia” del mobile e degli antichi saperi.

Dart Italia è anche amico dell’ambiente; durante tutti gli interventi di restauro del mobile vengono utilizzate tecniche e tecnologie che più concretizzano il bisogno di eco-compatibilità e di salvaguardia della salute degli operatori.

Il nostro laboratorio è specializzato nel restauro di mobili antichi e strutture lignee in genere. Offriamo al cliente un serio ed attento lavoro di restauro, che varia nella metodologia in base all’epoca, al tipo di legno o altro materiale in cui i diversi mobili antichi sono stati realizzati.

Grazie alla nostra passione per il restauro, il laboratorio, con il passare degli anni, si è sempre più perfezionato nel recupero completo di ogni singolo oggetto sottoposto ad opera di conservazione. Nell’esecuzione di un intervento di restauro, prestiamo molta attenzione a quelle che sono le origini del mobile, operando in modo da ristabilire l’antico splendore mediante tecniche conservative eseguite solamente a mano, con materiali d’epoca e prodotti naturali quali colle organiche, cera d’api e gommalacca.

Poniamo un’attenzione particolare nel lasciare inalterata la preziosità della patina, che è l’elemento fondamentale per rivelare ad un occhio esperto l’età del mobile.

Nel caso in cui sia fondamentale sostituire o riportare parti rovinate o mancanti, si andrà ad intervenire con il massimo riguardo, impiegando materiali uguali o il piú simili possibile a quelli originali, in maniera da integrare con cura le parti riportate con quelle già esistenti.

L’arte del restauro

Quando si progetta il restauro di un manufatto ligneo, è importante che il proprietario ed il restauratore si accordino bene su ciò che deve essere fatto.Sicuramente l’artigiano competente saprà esattamente cosa fare, ma collezionisti ben informati e ricchi di esperienza e commercianti daranno comunque indicazioni molto differenti.

Ora da cosa è costituita una superficie tanto desiderabile? forse lo si può riassumere così:

  • Un oggetto fatto a mano
  • Una finitura originale, ovvero in patina
  • Attente cure domestiche

Motivi intrinseci dei guasti

Prima di iniziare un restauro di un oggetto ligneo, occorre un’attenta valutazione sulla natura ed entità dei danni subiti dallo stesso.

Di solito, mentre quelli dovuti ad uso prolungato, incuria e a precedenti restauri mal eseguiti, sono abbastanza evidenti o comunque di comprensione intuitiva, il riconoscimento di quelli intrinseci, cioè derivanti dalla natura stessa del legno e dalle tecniche costruttive impiegate, richiede, per l’appunto, la conoscenza delle già accennate proprietà fisiologiche e meccaniche e di come queste influiscano sulla stabilità e resistenza di una data struttura.

Tanto più che il legno, spesso soggetto all’aggressione dei tarli e funghi, sotto l’effetto di agenti esterni quale calore, umidità e tensioni meccaniche, subisce continue modifiche dimensionali, nella conformazione e nella resistenza, che possono creare o accentuare zone di fragilità strutturale o rivelarsi comunque funzionalmente e/o esteticamente dannose.

Sarà pertanto opportuno esaminare tali effetti in maniera dettagliata.

Problemi più comuni:

  • disidratazione del legno;
  • effetti dell’umidità;
  • effetti del calore;
  • tarli e funghi;
  • tensioni meccaniche.

 

Metodologie di restauro

Iniziare un restauro senza prima aver effettuato un’analisi approfondita d’intervento, porta ad eseguire un lavoro parziale, inefficace e che spesso da risultati insoddisfacenti. Di conseguenza si rende necessario pianificare il lavoro, prima di iniziarlo.

E’ necessario innanzi tutto stabilire:

    • l’epoca esatta del mobile, in quanto gli interventi che si effettueranno, sia d’ebanisteria sia di finitura ne saranno influenzati;
    • il tipo di legno, poichè ogni ripristino va fatto con lo stesso legno di cui è composto l’oggetto e possibilmente della stessa epoca.

Normalmente, un restauro di un mobile fatto a regola d’arte passa attraverso 6 fasi:

1) Smontaggio o disassemblaggio
Passiamo senz’altro affermare che la pulizia e lo smontaggio del mobile rappresentano le prime fasi del lavoro, benché non sia possibile stabilire una priorità assoluta tra le due.

Infatti, si potrà iniziare con lo smontare il mobile nelle sue componenti principali, pulirle, e poi rendersi conto di dover smontare ulteriormente i singoli pezzi.

Sarà, quindi, l’esperienza a suggerire, di volta in volta, l’ordine da seguire nel caso concreto.

In linea di massima, si può distinguere tra lo smontaggio delle parti che compongono il mobile che chiameremo DISASSEMBLAGGIO, fissate fra di loro con perni, cerniere, piastrine, graffe, chiavarde, di elementi metallici come pomelli, maniglie, fregi decorativi, di elementi ausiliari come vetri, marmi e tappezzerie e lo SMONTAGGIO relativo di parti che sono, o dovrebbero essere fra di loro incollate in modo permanente e solidale.

2) Pulizia dei giunti

Dopo aver smontato i vari pezzi bisogna pulirli, prima di reincollarli bisogna eliminare tutto l’adesivo vecchio

3) Restauro delle varie componenti

4) Incollaggio

5) Carteggio e pareggiatura

6) Coloratura e lucidatura

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